venerdì 29 luglio 2011

Miss Borgo-Ian Rankin

Sono appena arrivato dalla manifestazione di Miss Borgo San Dalmazzo.
 Iniziata alle 21 vi erano 18 ragazze dai 15 ai 20 anni tutte belle e carine.
Alcuni giorni fa sulla stampa avevo letto la recensione della manifestazione in B.S.D......

Il programma di domani sera prevede l’elezione di Miss Borgo, in via Garibaldi, organizzata dai commercianti e condotta da Luisella Mellino di Radio Piemonte Sound; la più bella dell’estate sarà anche la madrina della prossima Fiera Fredda.

poi seguendo le trasmissioni radiofoniche di Radio Piemonte Sound ed inoltre essendo invitato dalla ragazza del bar di Vignolo originaria dell'India(anzi Bangladesh) mi decidevo e mi presentavo con un pò di ritardo all'elezione di Miss B.S.D.
La manifestazione organizzata sia dal comune che dai commercianti borgarini aveva la responsabile
 di Radio Piemonte Sound, Luisella Mellino,

 in qualità di ottima presentatrice.

Tra una sfilata e l'altra si alternavano sul palco tre cantanti e a sorpresa una piccola rappresentanza  dell'india che si esibiva nelle loro danze e tra questi si infilava l'amica Mithila (Mitthi) durante la danza.
Al termine venivano elette Miss Simpatia una ragazza bruna e carina di Boves (non ne sono sicuro), poi    Miss Eleganza una ragazza 15enne di B.S.D. e la fascia di Miss Borgo San Dalmazzo era vinta da Arianna Viale di...Borgo Sa,ìn Dalmazzo,

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Ieri ho iniziato a leggere un libro di Ian Rankin l'invene dell'ispettore John Rebus di cui avevo già letto alcune puntate. Ian Rankin è uno scrittore scozzese di Edimburgo ecco alcune notizie con foto tratte da wikipedia..


È il primo della sua famiglia a frequentare le scuole superiori. Molto apprezzato dal suo insegnante di lingua inglese[senza fonte], già al liceo Rankin inizia a scrivere le prime poesie e numerosi racconti e, incoraggiato ad ampliare i suoi interessi letterari, si iscrive all'Università di Edimburgo, dove consegue la laurea in Letteratura inglese, nonché specializzato in Letteratura americana e scozzese.
Lo scrittore James Ellroy lo ha definito "Il re incontrastato del giallo scozzese".
Vince l'Edgar Award nel 2004 per il romanzo Casi sepolti. Nel 1997 vince il Macallan Gold Dagger per Morte grezza.
Vive a Edimburgo, in Scozia, con moglie e due figli.

Serie dell'ispettore John Rebus

Ma a dir il vero ora sto leggendo <<Un colpo perfetto>> pubblicato da Longanesi nel 2010.....

È sempre stato l’uomo giusto al momento giusto. A soli trentasette anni, Mike Mackenzie, un collezionista di opere d’arte che ha fatto soldi a palate vendendo software, ha ottenuto tutto dalla vita, ma i panni dell’uomo che non ha più nulla da chiedere gli stanno stretti: ha bisogno di una sfida, di qualcosa che gli faccia provare nuove emozioni. E così, insieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca col pallino della pittura e un burbero docente, preside dell’Accademia di Belle Arti, decide di tentare il colpo del secolo alla National Gallery di Edimburgo.
L’idea è semplice ma geniale: penetrare nel magazzino in cui sono conservate le opere delle pinacoteche e dei musei di Edimburgo che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con le loro copie perfette e quindi trafugare il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell’inganno. All’inizio tutto sembra filare liscio, ma le cose si complicano quando entra in gioco un quarto uomo: Chib Calloway, astuto e rozzo malvivente pronto a tutto pur di saldare un pesante debito d’affari con la mala norvegese. E improvvisamente la vita dei protagonisti entra in una crudele spirale di violenza e ricatti incrociati....  

E' da leggere!!!!

martedì 26 luglio 2011

Scerbanenco Giorgio

Oggi ho finito di leggere << La mia ragazza di Magdalena>> scritto da Giorgio Scerbanenco




scrittore nato a Kiev il 28 luglio 1911 ricorre il centenario della nascita e morto a Milano il 27 ottobre 1969.


Ecco alcune note biografiche tratte da Wikipedia..

Nato a Kiev nell'allora Russia imperiale da padre ucraino e madre italiana, in tenera età si trasferì in Italia, dapprima a Roma, poi a 16 anni a Milano, al seguito della madre. Il padre fu ucciso durante la rivoluzione russa, la madre morì pochi anni più tardi. Costretto per motivi economici ad abbandonare gli studi (non completò nemmeno le elementari), praticò molti mestieri, dall'operaio al conduttore di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell'editoria. Collaborò a numerose riviste, tra cui noti settimanali femminili, come correttore di bozze, redattore, persino come titolare di una rubrica di "posta del cuore". Sempre ritenendosi di lingua madre italiana e soffrendo l'essere considerato "straniero"[1].
Scrittore di incredibile prolificità e versatilità, ha spaziato in ogni campo della narrativa di genere: western, fantascienza, letteratura rosa, ma fu con il giallo che raggiunse una discreta fama, fino ad essere da taluni indicato come uno degli scrittori più importanti di questo genere. Non vi è dubbio infatti che sia da considerare tuttora il maestro ideale dei giallisti italiani, almeno a partire dagli anni settanta. I suoi romanzi riletti oggi appaiono (al di là delle trame gialle spesso semplicistiche e delle 'trovate ad effetto' escogitate per mantenere alta la tensione), anche come uno spaccato umano e amaro dei nostri anni '60, che rivelano una Italia difficile, persino cattiva, ansiosa di emergere ma disincantata, certo lontana dalla immagine edulcorata e brillante che spesso viene data degli anni del boom economico.[2] [3]
Il suo primo romanzo giallo fu Sei giorni di preavviso, del 1940, in cui ideò la figura di Arthur Jelling; il successo arrivò però con la serie dedicata a Duca Lamberti, un giovane medico radiato dall'Ordine e condannato al carcere per aver praticato l'eutanasia su una donna in agonia. Lamberti in seguito diventa una sorta di investigatore privato che collabora con la questura di via Fatebenefratelli a Milano, in particolare con il commissario di origini sarde Càrrua. La serie di Duca Lamberti, iniziata con Venere privata nel 1966, porta all'autore successo, grazie alle molte versioni cinematografiche della stessa e ai riconoscimenti internazionali. Nel 1968 Traditori di tutti viene riconosciuto quale miglior romanzo straniero dal prestigioso premio francese Grand prix de littérature policière.
L'anno successivo, nel momento culminante della sua carriera, morì improvvisamente a Milano. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio per la narrativa gialla italiana, il Premio Scerbanenco.
Nel 2006 è stata realizzata una docufiction sulla sua vita, con interviste e testimonianze di chi l'ha conosciuto, ad opera del regista Stefano Giulidori. È stata presentata con successo al Noir in Festival di Courmayeur 2006. Nel 2007 l'editore Garzanti pubblica una antologia di racconti di alcuni tra i più noti scrittori noir italiani dedicata al personaggio più famoso di Scerbanenco, Duca Lamberti, intitolandola Il ritorno del Duca.

Come dicevo il libro , questo libro fa parte del ciclo del nuovo Messico ideato da G. Scerbanenco e lo pubblicò per la prima volta con lo pseudonimo John Colemoore. Narra di un gangster dell'est che arrivando ai ferri corti con il capobanda  che gli impone di uccidere una persona a sangue freddo prima di una rapina lui decide di scappare con il bottino e vuol ritornare al suo paese natio Magdalena nel Nuovo Messico.
Questa decisione gli è dovuta dopo aver visto il film "Duello al sole" con Gary Cooper e gli fa ricordare la sua infanzia di quando si innamorò perdutamente di una india Zunita e così dovendo fuggire vuol ritornara cercarla... la troverà in un bar a luci rosse e soggiogata da un feroce Joe e poi.... bè non racconto oltre andata a leggerlo...
Buona giornta!

domenica 24 luglio 2011

Blog's Luigi Bonello: Cadel Evans vincitore del Tour de France 2011

Blog's Luigi Bonello: Cadel Evans vincitore del Tour de France 2011: "Ultima giornata del Tour de France, la tappa era per velocisti partiti a circa 50 km da Parigi la carovana doveva percorrere 6 volte il circ..."

Cadel Evans vincitore del Tour de France 2011

Ultima giornata del Tour de France, la tappa era per velocisti partiti a circa 50 km da Parigi la carovana doveva percorrere 6 volte il circuito di Parigi della lunghezza di 5 km e ha dinuovo vinto Cavendish e con questa è stata la sua 5 vittoria in questo Tour.
La HTC capitanata da Cadel Evans scortava il campione alla sua prima vittoria di questa prestigiosa manifestazione, ecco il resoconto dettagliato...

Tour de France 2011: Il sigillo di Cavendish nel giorno di Evans!



Cadel Evans, vincitore del Tour de France 2011 (fonte foto daylife.com)
É Mark Cavendish ad apporre il sigillo finale sul Tour de France 2011.


 La più scontata delle conclusioni per la tappa finale di un Tour de France che invece di scontato ha avuto ben poco. Un Tour che è stato martoriato dalle cadute nella prima settimana; è stato deludente nella seconda con i Pirenei scivolati via con movimenti minimi tra gli uomini di classifica; un Tour che invece è improvvisamente diventato esaltante nell’ultima settimana con le Alpi che si sono trasformate in terreno di lotta senza quartiere tra quegli stessi uomini di classifica; e un Tour che alla fine ha incoronato la tenacia e l’impegno costante di un uomo come Cadel Evans, da dieci anni a caccia della consacrazione in una grande corse a tappe; ed ora finalmente sul gradino più alto del podio di Parigi, di giallo vestito, sfinito, commosso e consapevole di essersi indiscutibilmente conquistato, all’età di 34 anni, lo status di campione autentico.


Cinquina É il giorno di Cadel Evans


quindi, corridore che probabilmente non è mai stato il più forte di tutti ma ha sempre avuto il coraggio di sfidare col massimo dell’impegno e della convinzione i più forti nonostante una buona sorte che assai di rado li è stata amica e comunque nel complesso prima di oggi un corridore mai vincente come avrebbe potuto; ma è anche il giorno di Mark Cavendish, corridore che è indiscutibilmente il più forte velocista al mondo e vince come di più non si può. Quella di oggi è la terza vittoria consecutiva sul traguardo di Parigi, è la quinta in questo Tour de France, è la ventesima in carriera alla Grand Boucle per una collezione iniziata nel 2008(e quindi la sua è una perfetta media da cinque vittorie di tappa all’anno) e che già oggi all’età di 26 anni lo porta ad occupare il sesto posto nella classifica alltime dei plurivincitori di tappa al Tour. E in più il successo di oggi li permette di vincere la classifica a punti e quindi di portare a casa la maglia verde; un traguardo ambitissimo per qualsiasi velocista che a Cavendish negli anni scorsi era sempre sfuggito, nonostante le tante vittorie di tappa

E ora il link del sito ufficiale del Tour de France...http://www.letour.fr/us/index.html

Buonanotte...