E non ce l'ho fatta devo riprendere il discorso sul Tour de France 2011, anche se qualcuno mi ha già fatto notare che un blog incentrato sul Tour era noioso...Ma che ci posso fare io sono un appassionato ciclista!
Lunedì era giornata di riposo e la maglia gialla era di Thomas Voeckler
La 10 tappa di martedì era la : Aurillac-Carmaux di 158 km ed ecco il resoconto tratto dal quotidiano La Repubblica:
Greipel brucia Cavendish
Voeckler resta in giallo
Volata molto tesa nella decima tappa del Tour. Il britannico si trova in testa troppo presto e il tedesco, con il quale non corre buon sangue, lo passa negli ultimi metri. Non cambia nulla nella generale
di LUIGI PANELLA
Greipel, a destra, brucia Cavendish
CARMAUX - Il complesso di inferiorità. Lo abbatte drasticamente Andrè Greipel, che vince in maniera spettacolare la decima tappa del Tour de France. Complesso nei confronti di Mark Cavendish, suo ex compagno di squadra: nel periodo all'HTC, le coccole del team erano solo per il britannico, al quale l'uomo di Rostock doveva fare praticamente da apripista. Alla Milano-Sanremo, al Tour de France: tutti per Cavendish, tanto che il tedesco collezionava mancate convocazioni, costretto ad accontentarsi delle briciole. Un contentino Cavendish glielo aveva concesso solo al Giro del 2008, a Locarno, con una finta volata per lanciarlo verso la vittoria. Poi però solo discussioni e prevaricazioni, con il tedesco costretto al cambio di squadra (la Omega), fino alla 'vendetta' in quel di Carmaux. "E' il momento che attendevo dall'inizio della stagione - spiega Greipel -. Cavendish ha fatto un buon approccio alla volata, ma io gli ho tenuto testa e ne sono fiero. E' il più grande sprinter del Tour, ci rispettiamo".
LA SOLITUDINE DI CAVENDISH - In una frazione dalla volata neanche troppo scontata, interpretata in stile Tour da pezzi da novanta - Philippe Gilbert su tutti -, Mark Cavendish tiene ma resta solo all'epilogo. C'è il nostro Daniel Oss che imposta una volatona lunghissima, gagliarda senza speranze: Cavendish è subito dietro, costretto però ad uscire allo scoperto con troppi metri da percorrere. Una manna per Greipel che raccoglie e piazza prepotente il primo acuto della carriera
al Tour. Non cambia nulla nellla classifica generale: il combattivo Voeckler, che non perde occasione di andarsi a prendere qualche punto in montagna, si tiene la maglia gialla. Tra i big, fari puntati su Alberto Contador: dopo le ipotesi di ritiro formulate dalla stampa francese e prontamente smentite dallo stesso corridore, ora l'attenzione è tutta sulla tenuta del ginocchio infortunato nella caduta del giorno prima della sosta. A tal proposito, ha suscitato qualche intepretazione velenosa l'esame video del fatto: inusuale, repentino, lo spostamento del russo Karpets che manda per le terre il tre volte vincitore del Tour.
IL COMBATTENTE MARCATO - In attesa che Basso e Cunego facciamo capire qualcosa di più sul loro ruolo alla Grande Boucle - manca poco, giovedì i Pirenei - il nostro ciclismo miete qualche successo simbolico. Dopo Malori, in fuga sotto l'acqua per 200 km, il numero rosso del combattente di giornata, molto apprezzato in Francia, se lo prende Marco Marcato. L'italiano della Vacansoleil è l'ultimo ad arrendersi dopo una fuga portata avanti insieme a Di Gregorio (Astana), Minard (Ag2r), Vichot (FdJ), El Fares (Cofidis) e Delaplace (Saur).
GILBERT SCATENATO - Una bella azione che giustifica l'attribuzione, anche se la fase più spettacolare la offre Philippe Gilbert. Al Tour non ci vuole lo Stelvio per fare selezione. Basta una Côte de Mirandol-Bourgnounac qualunque (4 km a pendenze morbide) per accendere la miccia. Pur senza ammetterlo platealmente, il vallone dopo le disavventure di van den Broeck e van de Walle, sembra voglia tenere alta la classifica della Omega. La sua tenuta sui Pirenei è tutta da verificare, intanto lui piazza uno scatto in stile Liegi, portandosi dietro addirittura la maglia gialla Voeckler e un uomo di classifica come il tedesco Martin. Gilbert, prima di venire ripreso, è quello che dà il maggior impulso, ed è anche quello che si arrende per ultimo. Poi la volata, dove la spunta il suo compagno di squadra Greipel. Voluta o no, una tattica perfetta.
ORDINE D'ARRIVO
1. André Greipel (GER/OLO) 158,0 km in 3h31:21. (media: 44,9 km/h)
2. Mark Cavendish (IDM/HTC) a 0:00.
3. José Joaquin Rojas (ESP/MOV) 0:00.
4. Thor Hushovd (NOR/GRM) 0:00.
5. Romain Feillu (FRA/VAC) 0:00.
6. Daniel Oss (ITA/LIQ) 0:00.
7. Sébastien Hinault (FRA/ALM) 0:00.
8. Borut Bozic (SLO/VAC) 0:00.
9. Geraint Thomas (GBR/SKY) 0:00.
10. Samuel Dumoulin (FRA/COF) 0:00.
11. William Bonnet (FRA/FDJ) 0:00.
12. Tomas Vaitkus (LTU/AST) 0:00.
13. Grega Bole (SLO/LAM) 0:00.
14. Philippe Gilbert (BEL/OLO) 0:00.
15. Edvald Boasson Hagen (NOR/SKY) 0:00.
16. Danilo Hondo (GER/LAM) 0:00.
17. Gianni Meersman (BEL/FDJ) 0:00.
18. Alan Perez Lezaun (ESP/EUS) 0:00.
19. Nicolas Roche (EIR/ALM) 0:00.
20. Kevin De Weert (BEL/QST) 0:00.
E veniamo alla tappa di oggi alla 11° tappa
-les-Mines
Lavaur di
167.5 Km
vinta da Mark Cavendish della Htc Columbia
13-07-2011
Tour: tris per Cavendish in verde. Domani sui Pirenei
Britannico prende rivincita su Greipel. Non cambia la classifica generale
Nuovo testa a testa sul Tour de France tra i due rivali Mark Cavendish e Andre' Greipel: ieri a Carmaux il britannico aveva subito la rivincita dell'ex compagno di squadra, oggi ma sul traguardo di Lavaur si ristabiliscono le gerarchie. E' Cavendish il piu' veloce del Tour. Molteplice la vittoria netta, bella, decisa del velocista della HTC, che non solo batte Greipel e Tyler Farrar, ma mette anche il suo terzo sigillo su questa Grande Boucle (portando a 18 le vittorie in carriera) e soprattutto si aggiudica la tanto inseguita maglia verde. Sul podio la bacia: ''Per me e' la piu' bella del mondo, daro' il massimo per portarla fino a Parigi''.
Niente ha potuto fermare il ragazzo dell'isola di Man che una volta puo' sbagliare, ma due proprio no. E non era neanche cosi' facile questa volata resa dura dalla pioggia martellante, dopo 167 km piu' indecisi del previsto e di maltempo autunnale. Sul finale, nella citta' di Lavour, e' su un rettilineo di 400 metri che si impostano i giochi. La squadra che lavora di piu' e' l'HTC di Cavendish. Prezioso come sempre il lavoro di Mark Renshaw, totale la fiducia tra i due compagni, totale anche la lucidita' del britannico che si districa nella mischia e taglia il traguardo prendendosi la rivincita su Greipel. Il 26nne si era gia' imposto sul Cap Frehel (5a tappa) e a Chateauroux (7a tappa).
Alla fine dell'undicesima tappa, sezione ancora di transizione verso le montagne, non cambia nulla nella classifica generale, con il francese Thomas Voeckler sempre in maglia gialla, con 2 minuti e 26 secondi di vantaggio sull'australiano Cadel Evans, primo tra i favoriti di questa Grande Boucle (Andy Schleck a 2 minuti e 37 e Alberto Contador a 4 minuti e 7). Non sara' facile per Voeckler restare in giallo nel giorno della festa nazionale del 14 luglio: ''Se devo essere sincero - ha detto il francese - domani non penso che saro' in grado di tenere la maglia''.
Il momento del primo tappone dei Pirenei e' dunque arrivato. Per molti e' domani che comincia davvero il Tour ed e' sui Pirenei che tutti quelli che aspirano al podio di Parigi devono esserci. Sono 211 km da Cugnaux a Luz Ardiden: da scalare una montagna di prima categoria, la Hourquette d'Ancizan, prima del mitico Tourmalet (17,1 km al 7,3%) e dell'arrivo in salita (13,3 km al 7,4%).
A domani, buonanotte